Il 14 dicembre 2020 due ragazzini, di 14 e 16 anni, hanno rapinato un loro coetaneo a Besozzo, aggredendolo in una stradina fuori dal centro. La mattina seguente, la vittima ha ricevuto su Instagram un messaggio dai due aggressori, che gli promettevano di fargli riavere il maltolto a fronte di un’estorsione di 200 euro.

I due ragazzi sono stati poi identificati dai Carabinieri, che hanno inoltre scoperto un terzo soggetto, lo zio di uno dei due minorenni, accusato di essere l’ispiratore della rapina e l’esecutore in concorso dell’estorsione.

Durante un’udienza preliminare presso il tribunale dei minori di Milano, l’imputato è stato difeso dal difensore Oskar Canzoneri, che ha messo la mano sul fuoco circa la sua innocenza, rischiando fino a 8 anni di carcere.

All’udienza, è stata sentita anche la testimonianza di uno dei due ragazzini, il quale ha spiegato come abbia usato il cellulare dello zio per contattare la vittima e portare a termine l’estorsione.

Il 30 maggio si terrà la prossima udienza dinanzi al collegio, in cui verrà decisa la sorte dei tre soggetti coinvolti. Al momento, vale la presunzione di innocenza, ma qualunque sia l’esito, questa vicenda rappresenta un triste esempio di come i reati commessi da persone sempre più giovani stiano prendendo piede.

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