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Ieri, undici presunti membri della banda capeggiata dai trapper Zaccaria Mouhib e Mohamed Lamine Saida, al secolo Baby Gang e Simba La Rue, sono stati interrogati dal Tribunale di Monza per la rissa con sparatoria del 3 luglio scorso a Corso Como. Durante l’interrogatorio, La Rue e l’albanese Eliado Tuci hanno ammesso di aver partecipato alla zuffa con i due senegalesi poi gambizzati. Tuttavia, hanno negato di aver iniziato la rissa e di aver rapinato i rivali.
L’avvocato di La Rue, Niccolò Vecchioni, ha chiesto al giudice Salvini di consentire al suo cliente di scontare la pena in un luogo diverso dal carcere, dal momento che La Rue è ancora alle prese con i postumi dell’accoltellamento di quattro mesi fa.
Domani sarà il turno di Zaccaria Mouhib, che è stato arrestato in flagranza per detenzione illecita di una pistola Beretta 7.65. Mouhib ha affermato di tenerla per difesa personale.
Infine, il pugile diciannovenne Samir Benskar è stato arrestato ieri mattina per essere il presunto mandante dell’aggressione a Simba La Rue del 16 giugno a Treviolo. Secondo le indagini, l’aggressione sarebbe stata organizzata per vendicare il rapimento-lampo di un amico di Benskar, Baby Touché, con la complicità della fidanzata di Saida, l’attrice hard Barbara Boscali.
Gli undici presunti membri della banda Baby Gang e Simba La Rue sono ora sotto processo per la rissa con sparatoria del 3 luglio scorso a Corso Como. Mentre alcuni di loro hanno ammesso di aver partecipato alla zuffa, tutti hanno negato di aver iniziato la rissa e di aver rapinato i rivali. I prossimi giorni vedranno altri interrogatori, incluso quello di Zaccaria Mouhib, per scoprire la verità su quella notte.