Il 15 Settembre 1990 è un giorno che Emanuela Carpita ricorderà per sempre. Suo padre, Piero, è stato ucciso da un proiettile mentre usciva da un bar a Bresso, nei pressi della sua casa. La morte di Piero è stata causata da una guerra di mafia: i killer camorristi volevano uccidere il boss Franco Coco Trovato.

Emanuela ricorda bene quel giorno: la folla, sua madre che cercava di allontanare lei e sua sorella, sua zia che abbracciava le bambine, e persino il rumore degli spari. Quella perdita ha segnato profondamente la vita di Emanuela e di sua madre, che non si è mai ripresa. Emanuela ha trovato la forza di andare avanti grazie alla possibilità di aiutare le altre vittime della mafia.

Nonostante provi pietà per i killer, Emanuela spera che questi ultimi abbiano il sentimento di pentimento. Per Emanuela, l’unico modo per far sì che la sua sofferenza non sia vana è che i killer vengano alla luce e raccontino tutto quello che sanno.

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