Morte di Piero Tramonta: la Procura apre un fascicolo e avvia le indagini

La morte di Piero Tramonta, pittore di casa a Bovezzo deceduto quattro giorni fa in ospedale, ha destato preoccupazione nella sua famiglia. Ricoverato al Civile da gennaio per una serie di problemi cardiaci, l’artista è stato sottoposto a due interventi chirurgici, il primo pare non si fosse rivelato risolutivo. Poi il peggioramento delle sue condizioni fino al più drammatico epilogo.

A innescare le indagini e ulteriori accertamenti è stata la lettera anonima inviata alla famiglia: nero su bianco, l’ipotesi di una malagestione del caso sotto il profilo sanitario. La moglie e i due figli di Tramonta si sono quindi affidati a un legale e hanno presentato un esposto affinché si faccia piena luce sulla vicenda.

Di conseguenza, la Procura ha aperto un fascicolo senza ipotesi di reato (ad oggi) e contro ignoti. Nelle scorse ore è stata condotta anche l’autopsia disposta proprio dal pm (che ha nominato un consulente tecnico di Verona), mentre a rappresentare i parenti di Tramonta ha partecipato all’esame il medico legale Giorgio Cavaliere.

Tramonta aveva iniziato a dipingere da giovane partecipando a corsi di pittura e grafica dell’AAB di Brescia. La sua arte è stata esposta in una novantina di mostre personali.

Gli inquirenti stanno lavorando per fare chiarezza ed escludere, o meno, eventuali responsabilità nella morte dell’artista. I familiari lamentano la scarsa comunicazione con l’equipe e il fatto di non aver saputo o capito in modo chiaro quale fosse di preciso il problema clinico dell’artista durante la degenza e in relazione agli interventi effettuati.

Speriamo che le indagini possano portare a una soluzione al più presto. La famiglia di Tramonta merita di conoscere la verità sull’accaduto.

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