Ieri, mercoledì 22 marzo 2021, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Parma hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Parma, nei confronti di due società operanti nel commercio di carburanti e di sette persone fisiche. Il decreto dispone il sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta o per equivalente di beni mobili, immobili e disponibilità liquide fino alla concorrenza di ben 149 milioni e 188 mila euro.
Secondo la ricostruzione investigativa, un’impresa parmigiana avrebbe sfruttato un complesso e ben articolato sistema di frode all’IVA messo in piedi da un’associazione a delinquere. L’organizzazione criminale avrebbe organizzato una frode carosello nell’acquisto e nella distribuzione sul territorio nazionale di prodotti petroliferi provenienti da raffinerie site in Slovenia e Croazia, che sarebbero stati ceduti fittiziamente dapprima a imprese del Regno Unito e della Romania e poi a società cartiere italiane.
In tal modo, l’impresa parmigiana ha ottenuto i prodotti petroliferi a prezzi altamente competitivi, producendo un danno complessivo per l’Erario pari a 92 milioni e 379mila euro.
Nel corso delle indagini è stato eseguito un sequestro anche nel Lodigiano, dove è stata messa a segno una perquisizione presso una stazione di servizio. Sono stati sottoposti a sequestro il deposito commerciale di Parma, 17 impianti di distribuzione stradale di proprietà dell’impresa parmigiana, vari immobili riconducibili agli indagati, disponibilità finanziarie e quote societarie.
Le indagini sono ancora in corso, ma è già chiaro che si tratta di una massiccia truffa sui carburanti che ha portato a un danno per l’Erario di oltre 190 milioni di euro.