Un ragazzo brasiliano di 26 anni, adottato in Italia nel 2007 all’età di 10 anni, ha denunciato i suoi genitori adottivi, una coppia della provincia di Cremona. La coppia è stata condannata nel 2019 dal tribunale di Cremona a 3 mesi di reclusione e ad una provvisionale di 10.000 euro per avergli fatto mancare i mezzi di sussistenza e per essersi sottratti agli obblighi di assistenza.

Secondo la versione dei genitori adottivi, cinque giorni dopo l’arrivo del ragazzo in Italia, aveva puntato un coltello contro il padre adottivo. In passato, marito e moglie avevano presenziato in alcuni programmi televisivi per parlare delle falle nel sistema delle adozioni, denunciando di essere stati lasciati soli ad affrontare un percorso difficile.

Ora l’avvocato Gianluca Barbiero sta intraprendendo una causa civile per chiedere danni patrimoniali, morali, esistenziali, e forse anche il danno biologico, “visto il trauma subito dal ragazzo”. Nel suo girovagare, tra il 2016 e il 2017, aveva commesso diversi furti anche a Modena, dove era stato condannato ad un anno di carcere e ad uno di comunità.

La causa civile presentata dal ragazzo brasiliano è un esempio di come le adozioni internazionali possano non andare sempre come previsto. Molti bambini adottati sono sottoposti a situazioni di abuso e maltrattamento da parte dei loro genitori adottivi. E’ importante che le famiglie adottive siano consapevoli delle responsabilità che comporta l’adozione di un bambino e che siano preparate ad affrontare le difficoltà che possono insorgere.

Inoltre, è fondamentale che le istituzioni preposte vigilino su tali situazioni, al fine di garantire la sicurezza e il benessere dei bambini adottati. Solo così, i bambini adottati potranno avere la possibilità di una vita serena e felice.

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