L’incendio scoppiato nell’11 febbraio 2020 al Villaggio Olandese, situato nella zona collinare di Brezzo di Bedero, non è stato causato dal pensionato settantaduenne finito a processo in tribunale a Varese. Questa è la decisione del giudice Andrea Crema, che ha emesso una sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto, dopo che il pubblico ministero aveva chiesto la condanna dell’imputato a otto mesi di reclusione.

Secondo l’accusa, ricostruita dai carabinieri forestali, il forte vento di quel giorno aveva agito con l’effetto di un accelerante su un braciere che non era stato spento correttamente dopo un parziale disboscamento dell’area. E per chi ha indagato, quel fuoco era partito dalla proprietà del pensionato, che in zona si occupava, da amante della natura, di fare manutenzione al bosco. Con regolare autorizzazione del Comune.

Tuttavia, gli avvocati Paolo Bossi e Pierpaolo Fusco, difensori dell’uomo, hanno sostenuto che le indagini erano state troppo frettolose e non approfondite, tanto da non arrivare a stabilire con certezza il punto di innesco dell’incendio. Inoltre, un consulente della difesa ha stabilito che quell’incendio aveva causato solo lievi danni al sottobosco, senza coinvolgere arbusti e piante dell’area. Le stesse piante erano tornate a germogliare la primavera seguente.

In conclusione, il pensionato settantaduenne è stato assolto dall’accusa di aver causato l’incendio al Villaggio Olandese. La sentenza del giudice Crema ha stabilito la sua innocenza, dimostrando che le indagini non erano state approfondite e che il punto di innesco dell’incendio non era stato stabilito con certezza.

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