Lorenzo Holzknecht, un grande atleta e amante della montagna, aveva un sogno: diventare una guida alpina. Purtroppo, questo sogno gli è stato portato via troppo presto. Lorenzo è morto mentre frequentava il corso per diventare guida alpina, il corso che gli avrebbe permesso di prendere la definitiva abilitazione. Era un uomo serio e preparato, un maestro di sci e un campione di scialpinismo. Era nato a Sondalo e cresciuto a Bormio, dove ora gli amici faticano a trovare le parole per ricordarlo.

Lorenzo è una delle tre vittime della tragedia che si è verificata giovedì pomeriggio in val di Rhemes, nella zona del Gran Paradiso, in Valle d’Aosta. In quattro sono stati travolti dalla slavina mentre erano nella fase di discesa. L’unico sopravvissuto è l’istruttore del corso per guide alpine, Matteo Giglio, che ha lanciato l’allarme. I cadaveri dei tre scialpinisti sono stati individuati venerdì mattina dal Soccorso alpino valdostano.

Lorenzo era già un aspirante guida qualificata e stava superando l’ultimo gradino della formazione. Era un atleta molto talentuoso e aveva vinto numerosi premi, tra cui un oro in staffetta ai mondiali del 2010 a Canillo, un oro a squadre agli europei di Tambre nel 2009 e un oro a squadra nel 2012.

Lorenzo viveva a Bormio con la compagna Roberta, il piccolo Pietro e i genitori. Era amato da tutti e il cordoglio viene espresso dal collegio nazionale delle Guide alpine, dai vertici della Fisi, federazione italiana sport invernali e dallo sci club alta valtellina tra le cui fila aveva militato. Lorenzo resterà sempre nei nostri cuori come un grande atleta e un bravo ragazzo che amava la montagna.

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