La Corte Costituzionale ha respinto il ricorso riguardante il controllo della sicurezza nelle stazioni ferroviarie lombarde promosso dal leghista Corbetta nella passata legislatura. Questa sentenza fa giurisprudenza e conferma la fondatezza della legge approvata dal Consiglio regionale che prevede la possibilità per la Regione Lombardia di promuovere intese con gli Enti locali e i gestori del servizio di trasporto pubblico per attivare i servizi di controllo finalizzati a gestire la sicurezza urbana.

Secondo il Consigliere regionale capogruppo della Lega, Alessandro Corbetta, questa sentenza è storica e conferma il principio che la polizia locale può superare i confini territoriali di riferimento del singolo corpo di polizia. Questo significa che la polizia locale potrà esercitare le proprie funzioni anche nelle aree adiacenti alle stazioni ferroviarie.

Inoltre, l’intesa per la promozione della sicurezza integrata nelle stazioni ferroviarie e zone limitrofe era già stata sottoscritta, lo scorso anno, tra Regione Lombardia e Prefettura nelle Province di Lecco e Varese. L’obiettivo dell’emendamento presentato lo scorso anno era quello di dare copertura giuridica a questi accordi.

La Lega continuerà il lavoro per rendere le stazioni un luogo sicuro e garantire maggiore fruibilità ai cittadini, in tutte le ore del giorno, nonostante le ridotte competenze della Regione in materia di sicurezza. In questo modo, le Polizie locali dei Comuni limitrofi a quelli direttamente interessati potranno concorrere nel rafforzamento della sicurezza urbana nelle aree di maggiore criticità, come le stazioni ferroviarie.

L’obiettivo è quello di estendere questo modello in tutta la Regione Lombardia, per garantire la massima sicurezza possibile ai cittadini. La sentenza della Corte Costituzionale rappresenta un passo importante in questa direzione e rappresenta un punto di partenza per rendere le stazioni ferroviarie un luogo sicuro e accogliente per tutti i cittadini.

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