Diritto al movimento negato: un ragazzo con disabilità motoria costretto a prendere un taxi per una gita a Milano
Un giovane studente in carrozzina si è trovato costretto a prendere un taxi per raggiungere il luogo della visita durante una gita scolastica a Milano. Il ragazzo, insieme alla sua classe, aveva scelto il treno per raggiungere la destinazione ma, a causa di un ascensore non funzionante nella stazione di Busto Arsizio Nord, il treno è stato deviato su un binario diverso dal solito. Nonostante il viaggio fosse stato preparato con anticipo dai docenti con l’aiuto dell’Ufficio Disabili di Trenord, della Sala Blu di RFI e dell’ATM, alla stazione di Milano P.Garibaldi si è scoperto che l’ascensore non funzionava e la passerella sui binari era danneggiata e inutilizzabile a causa di un cantiere.
Gli assistenti della Sala Blu hanno proposto di salire sul treno successivo verso Milano Centrale e poi ripartire da lì per tornare a Porta Garibaldi, sperando di arrivare in un binario con ascensore funzionante. Tuttavia, il ragazzo avrebbe perso la visita alla mostra che era la meta dell’uscita didattica e avrebbe dovuto prendere un taxi per raggiungere la stessa destinazione dei suoi compagni. Purtroppo la difficoltà non è stata solo quella di trovare un taxi con un bagagliaio abbastanza grande per la sua carrozzina, ma anche quella di affrontare il marciapiede rovinato durante il tragitto di ritorno.
Sfortunatamente, il ragazzo non ha potuto esercitare il suo diritto al movimento a causa di una serie di disguidi che hanno reso impossibile il suo spostamento con i mezzi pubblici. RFI ha risposto alla vicenda con una breve nota, scusandosi per il disagio causato ma non risolvendo il problema del ragazzo. La disabilità non deve essere un ostacolo al diritto alla mobilità e occorre fare di più per garantire l’accessibilità dei mezzi pubblici a tutti.
