La morte di Renato Pirazzini, 44 anni legnanese, ha lasciato molti dubbi e domande senza risposta. L’uomo, titolare di un’azienda di costruzione di strade in Kenya, è morto improvvisamente dopo aver avuto un incidente in moto. Non sembrava che l’incidente avesse causato gravi conseguenze, ma poco dopo Pirazzini si è sentito male e ha perso conoscenza. È stato portato in ospedale, dove è peggiorato e infine morto.

I familiari di Pirazzini, che vivono a Busto Garolfo, hanno chiesto alla Procura di Busto Arsizio di fare chiarezza sulla morte dell’uomo. La sua salma è stata rimpatriata su un volo atterrato a Malpensa lunedì. La morte di Pirazzini segue quella di Michela Boldrini, una trentanovenne di Sarnico, morta sempre in Kenya a causa di gravi ustioni rimediate in un incendio che ha distrutto il resort in cui si trovava.

Pirazzini era un uomo celibe e senza figli che si era trasferito in Kenya molti anni fa per fare l’imprenditore edile. Prima di partire per l’Africa, abitava a Legnano in via Ciro Menotti e faceva spesso la spola tra Legnano e il Kenya. Secondo alcune indiscrezioni, una volta arrivato in ospedale a Malindi, il cuore di Pirazzini avrebbe ceduto.

La morte di Pirazzini ha lasciato molte domande senza risposta e la sua famiglia spera che la Procura di Busto Arsizio possa fare luce sulla vicenda. La morte di Boldrini, avvenuta poche settimane prima, ha reso ancora più difficile per i familiari di Pirazzini accettare la sua improvvisa scomparsa.

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