Due trapper sono stati condannati per aver commesso una rapina con insulti razzisti alla stazione di Carnate durante l’estate. Jordan Tinti di Bernareggio, conosciuto come Jordan Jeffrey Baby, e Gianmarco Fagà, noto come Traffik, sono stati fermati dai carabinieri di Vimercate ad agosto e si trovano in carcere da allora. Il gup Angela Colella, al termine del processo celebrato con il rito abbreviato, ha condannato Tinti a quattro anni e quattro mesi di reclusione, e Fagà a cinque anni e quattro mesi, prevedendo una provvisionale di 10mila euro a favore della parte offesa.

La vittima della rapina era un operaio nigeriano Francis Aliu Yaogeh, che era stato derubato mentre percorreva il sottopassaggio della stazione di Carnate spingendo la propria bici. I due trapper, a torso nudo con una maglia sulle spalle, si erano impossessati del mezzo e dello zaino che portava in spalla minacciandolo con insulti razzisti e con il coltello. La vittima, una volta a distanza, aveva fotografato con il cellulare i due giovani, che erano saliti sul treno per Milano Porta Garibaldi. Poco prima li aveva invitati a restituirgli le sue cose, ma i due rapper, invece, avevano buttato la refurtiva sui binari, riprendendosi durante questa azione.

Grazie alla descrizione della vittima e alle foto scattate con il telefonino, i carabinieri li avevano individuati a qualche giorno di distanza dal fatto e arrestati prima di essere tradotti in carcere, prima a Monza e poi a Pavia, dove Tinti ha anche provato a togliersi la vita nei mesi scorsi per via delle complicate condizioni fisiche e psicologiche. I due trapper sono stati difesi dagli avvocati Federico Edoardo Pisano ed Ettore Terracciani.

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