Finalmente si avvia una svolta nella vicenda legata ai rifiuti della ex Selca di Forno Allione, frazione di Berzo Demo. Dopo anni di lungaggini burocratiche e ricorsi, sembra che il percorso per la rimozione dei materiali contenenti arsenico e fluoruri sia iniziato. Grazie al commissario prefettizio Anna Frizzante, è stata emessa una determina per avviare le operazioni di liberazione dalle 23mila tonnellate di rifiuti potenzialmente pericolosi per la falda acquifera.

Nonostante l’ordinanza fosse stata impugnata dal curatore fallimentare della Selca, Giacomo Ducoli, con ricorso pendente dinanzi al Tar Lombardia sezione di Brescia, la curatela si è impegnata nelle operazioni di rimozione. Infatti, lo scorso 10 ottobre, Ducoli ha trasmesso il documento relativo all’aggiornamento del piano di rimozione dei rifiuti giacenti presso l’area Ex Selca predisposto dalla Società W-Jam. L’11 gennaio si è svolta la conferenza dei servizi per valutare il documento, approvato il 10 febbraio. Il piano esecutivo è stato trasmesso al Tar per l’ok definitivo.

Il costo per lo smaltimento dei rifiuti è di 372 euro a tonnellata e per il momento verranno rimosse solamente 5mila tonnellate, circa un quinto di quelle presenti. Serviranno 33 giorni di lavoro e 2mila carichi con movimentazione di cinque o sei camion al giorno.

La rimozione dei rifiuti della ex Selca rappresenta un grande problema ambientale per la Valcamonica e Forno Allione. Finalmente, dopo anni di attesa, si avvia una soluzione concreta e speriamo che il lavoro di rimozione possa essere completato nel minor tempo possibile per garantire la sicurezza dell’ambiente e della popolazione.

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