L’Eremo di San Nicolao, situato nel Canton Ticino, riaprirà finalmente le sue porte il prossimo novembre grazie ad una nuova gestione che riporterà vita anche al Grotto dove è possibile pranzare. Questo luogo affascinante e ricco di storia si trova nel vicino mendrisiotto, facilmente raggiungibile da Como in circa mezz’ora d’auto. A 700 metri di altitudine sopra il livello del mare, perpendicolarmente direttamente sopra le cantine di Mendrisio, si trovano la chiesetta e l’Eremo di San Nicolao. Secondo una leggenda medievale in certe notti si vedeva una luce brillare su questa rupe, dove nel 1413 un vescovo di Como trovò un’antica immagine di Maria (solo in parte conservata), attorno alla quale ordinò di costruire un oratorio. Ampliato in fasi successive nei secoli seguenti, ospita oggi tre altari settecenteschi, con pregevoli stucchi e una pala con San Michele (1699) di Innocenzo Torriani. Il primo eremita che ha abitato questo luogo pare sia stato un frate umbro, Benedetto Agnoselli, al quale fecero poi seguito molti altri fino al 1809, anche provenienti da illustri casati mendrisiensi e lombardi. Oggi è la Confraternita di Santa Maria Liberatrice a prendersi cura della chiesetta e dell’Eremo, dove dall’inizio del XX secolo ha trovato posto un luogo di ristoro, divenuto nel tempo un apprezzato grotto.

Per raggiungere l’Eremo di San Nicolao da Como, si può percorrere l’autostrada fino a Mendrisio e poi seguire le indicazioni per via Monte Generoso (19 km), oppure si può seguire la strada normale dal valico di Maslianico, poi indicazioni per Vacallo e Castel San Pietro (17 km). In entrambi i casi, si arriverà in un luogo incantevole e ricco di storia, dove si potrà ammirare la chiesetta e l’Eremo di San Nicolao e gustare i piatti del Grotto. La riapertura di questo luogo rappresenta un’occasione unica per scoprire la bellezza del Canton Ticino e la sua storia millenaria.

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