Un tassista milanese di 42 anni è stato arrestato dalla polizia per spaccio di droga. Gli agenti hanno trovato in suo possesso 1,28 chili di cocaina suddivisi in 1.393 capsule, altri 35 grammi non ancora porzionati, 170 grammi di hashish, sostanza da taglio, un bilancino di precisione, una macchina incapsulatrice e 62mila euro in banconote di vario taglio. Il tassista ha confessato di aver iniziato a spacciare a causa del calo vertiginoso delle entrate causato dalla pandemia da Covid e dalla separazione dalla moglie. La polizia ha trovato anche un armamentario per confezionare le dosi di cocaina, il che fa subito ipotizzare che dietro di lui ci fosse qualcuno di molto più strutturato dal punto di vista criminale. Probabilmente, i vertici di qualche organizzazione di narcos hanno pensato di sfruttare il suo profilo da insospettabile e il tipo di lavoro che svolgeva per trasformarlo in una sorta di corriere a domicilio della droga. Il tassista è stato portato a San Vittore.

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