Un’operazione dei carabinieri del comando provinciale di Varese, coordinata dalla compagnia di Luino, sta avendo luogo nei boschi a sud di Biviglione e nelle vicinanze delle rive della Tresa. Le squadre Calabria e Sardegna del reparto Cacciatori dei carabinieri sono impegnate in queste operazioni, che si aggiungono alle aree boschive della Valcuvia, Valganna e Valmarchirolo, già oggetto di operazioni dall’inizio del mese.
Queste operazioni hanno avuto effetto anche su quanto accade a Milano, dove i carabinieri del nucleo radiomobile hanno arrestato due marocchini di 29 e 33 anni, dopo un lungo inseguimento in auto iniziato in via San Giusto e finito contro un guardrail di viale Famagosta. I due marocchini erano a bordo di una Fiat Passat che ha forzato un posto di controllo dei carabinieri in via San Giusto nel quartiere Harar. L’inseguimento è proseguito fino all’imbocco della tangenziale ovest dove la Passat ha effettuato un improvvisa manovra di inversione di marcia percorrendo il tratto dell’autostrada A7 in contromano fino a viale Famagosta. Qui l’autista ha perso il controllo dell’auto che si è schiantata contro il guardrail di piazza Maggi. I due marocchini hanno tentato la fuga a piedi ma sono stati circondati e bloccati dai carabinieri, nei pressi di viale Famagosta.
Durante le operazioni di identificazione i carabinieri hanno scoperto che il ventinovenne marocchino è un pericoloso trafficante di droga ben conosciuto nella zona prealpina per essere stato coinvolto nell’operazione “Maghreb” e considerato uno degli elementi di spicco dell’organizzazione del traffico di stupefacenti nelle aree boschive. Era ricercato per un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso lo scorso 31 ottobre dalla Procura della Repubblica di Varese per spaccio e resistenza a pubblico ufficiale.