Emergenza in Sudan: Ong italiana rientra in Italia

La situazione in Sudan è sempre più critica a causa degli scontri tra esercito e paramilitari che stanno portando al livello di conflitto armato nella capitale Khartoum. La Farnesina ha coordinato il piano di rientro degli italiani presenti nel paese, circa 200 connazionali stanno tornando in Italia preoccupati per la loro sicurezza. Tra questi ci sono anche cinque collaboratori dell’Ovci, Organismo di volontariato per la cooperazione internazionale con sede a Ponte Lambro. Tatiana Tavano, Stefano Fagnani, Lorenzo Rigo, Giulia Dal Cin e Sebastiano Mazzotta, oltre alla volontaria in Servizio Civile Universale Martina Marsonet, sono stati operativi a Khartoum e stanno rientrando in Italia.

L’Ovci è un’organizzazione che si occupa di sviluppo e cooperazione internazionale in paesi in via di sviluppo, tra cui il Sudan. I suoi collaboratori lavorano a stretto contatto con le comunità locali per migliorare le loro condizioni di vita, ma in questo momento la situazione è troppo pericolosa per continuare il loro lavoro. L’organizzazione ha deciso di ritirare i propri collaboratori per garantire la loro sicurezza.

Il rientro degli italiani presenti in Sudan è un’operazione complessa e delicata che richiede la massima attenzione e coordinazione. La Farnesina sta lavorando per garantire che tutti i connazionali presenti nel paese possano tornare in Italia in sicurezza, ma la situazione in Sudan rimane critica e instabile. L’Ovci continuerà a monitorare la situazione nel paese e a lavorare per migliorare le condizioni di vita delle comunità locali, ma per il momento il suo lavoro dovrà essere sospeso.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui