La Polizia di Stato di Varese e la Procura della Repubblica del tribunale di Busto Arsizio hanno concluso le indagini sulla casa famiglia gestita da padre, madre e figlio, condannandoli per maltrattamenti su minori ospiti della comunità. La sentenza ha stabilito pene che vanno dai due ai tre anni di reclusione per i tre gestori, riconosciuti colpevoli di maltrattamenti in famiglia continuati e pluriaggravati. In particolare, i minori ospiti della casa-famiglia sono stati costretti a vivere in un locale seminterrato non adeguatamente riscaldato e privo di luce naturale, a mangiare cibo scaduto o scarti dei pasti dei gestori, ad eseguire pulizie anche nelle zone private dei proprietari, e sono stati minacciati e percossi se non rispettavano i voleri dei gestori. La casa-famiglia è stata chiusa e i minori sono stati affidati ai servizi sociali per essere collocati in strutture idonee. I gestori sono stati sospesi dall’esercizio del pubblico servizio di gestore della comunità familiare oggetto dell’indagine, oltre che dalla figura genitoriale di riferimento per i minori e giovani anche in regime di prosieguo amministrativo ivi collocati. La madre è stata condannata a due anni e sei mesi di reclusione convertiti in lavori di pubblica utilità, il padre a due anni di reclusione con pena sospesa e il figlio a tre anni di reclusione convertiti in lavori di pubblica utilità.