Sequestro preventivo a Canegrate: due immobili confiscati

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Busto Arsizio hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di due immobili nel Comune di Canegrate. Il provvedimento emesso dal Tribunale di Busto Arsizio – Ufficio Giudice delle Indagini accoglie la richiesta della Procura della Repubblica formulata sulla base degli accertamenti patrimoniali effettuati dai militari.

Lo scorso mese di marzo, infatti, un 49enne di nazionalità albanese è stato arrestato nel Comune di Castellanza con 8 kg di cocaina e la somma contante di 60 mila euro. Gli elementi raccolti hanno consentito di ricostruire un corposo quadro indiziario in relazione all’illecita provenienza della ricchezza che costituirebbe il compendio del traffico di droga.

Le circostanze avevano già consentito di ritenere che la somma rinvenuta potesse verosimilmente costituire il provento dell’attività di spaccio di cocaina, nonché che l’arrestato fosse dedito all’attività di detenzione dello stupefacente e, pertanto, la stessa era stata già sottoposta a sequestro preventivo funzionale alla confisca.

Gli accertamenti di natura patrimoniale effettuati dai Carabinieri hanno consentito di individuare gli immobili di proprietà dell’arrestato ubicati nel Comune di Canegrate per i quali è risultata evidente la sproporzionalità rispetto sia ai redditi dichiarati dal nucleo familiare sia alla loro economica.

La confisca in casi particolari prevista dall’art. 240 bis del codice penale consente, infatti, per alcune fattispecie delittuose, tra cui alcune in materia di sostanza stupefacente, di procedere riguardo ai beni o altre utilità di cui il condannato non può giustificare la provenienza e di cui, anche per interposta persona fisica o giuridica, risulta essere titolare o avere la disponibilità a qualsiasi titolo, in valore sproporzionato al proprio reddito dichiarato ai fini delle imposte sul reddito o alla propria attività economica.

Il risultato rappresenta un’ulteriore conferma non solo dell’importanza delle attività di prevenzione e repressione, ma anche delle indagini di natura patrimoniale e finanziaria attraverso le quali vanno combattute le attività illecite.

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