Il racconto di Rosy Bike, la pentita che ha collaborato con la DDA e Ros, ha svelato i traffici del ras della Barona Nazzareno Calaiò e del nipote Luca. La donna ha ricevuto l’investitura dallo zio per gestire la piazza davanti al civico 5 di via Depretis, con carta bianca per fare ciò che voleva. Chi si metteva contro di lei doveva vedersela con il “gruppo dei pezzi da 90”, il cerchio magico dello “Zio”. Rosy Bike ha deciso di collaborare con gli inquirenti nel luglio 2022, partendo dal presupposto che “in Barona non si muove niente senza Nazzareno”. Il monopolio di hashish, marijuana e cocaina si estende in diverse zone, tra cui via Gola e Porta Venezia, dove la donna si incontrava con un amico di Luca per lo spaccio nei locali. Il gruppo ha deciso di allargarsi in Sardegna, con il figlio maggiore del ras, Andrea Roberto, a soffiare sul fuoco. La banda movimentava droga verso l’isola almeno dal 2021, utilizzando come corrieri due camionisti sardi che facevano tappa in una ditta di logistica di Sesto Fiorentino. La collaborazione di Rosy Bike ha permesso ai carabinieri di smantellare la presunta associazione a delinquere.

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