Cinque omicidi in Lomellina da inizio anno: un dato allarmante che non ha precedenti nemmeno negli anni di scontri tra diverse fazioni della malavita organizzata. Sei se si considera solo il novembre 2022. L’ambiente nel quale si sono consumati i delitti è sempre lo stesso, ovvero la famiglia o la cerchia dei conoscenti più stretti.

La prima vittima del nuovo anno è stata Mohamed Ibrahim Mansour, il cui corpo carbonizzato è stato rinvenuto in un’auto nelle campagne tra la frazione Morsella di Vigevano ed il territorio di Gambolò. Le indagini dei carabinieri hanno accertato le responsabilità del padre, della madre, dei due fratelli e del compagno di una delle sorelle, anch’essa indagata, della giovane da cui Mansour aveva avuto una figlia della quale voleva l’affido. L’uomo era stato ucciso con tre colpi di fucile ed uno di pistola.

Poi, a inizio marzo, è stata la volta di Chistian Ikogwe, operaio nigeriano, morto in seguito alle coltellate inferte da Antonio Canale, figlio della donna che aveva affittato un alloggio alla Cascina Montericco di Mortara alla vittima e al fratello. Con lei i due avevano avuto un durissimo diverbio: la donna aveva chiesto aiuto al figlio e nella colluttazione era spuntato il coltello.

L’11 marzo a Cilavegna Mauro Casazza, parrucchiere in pensione, aveva sparato alla moglie che stava dormendo e, pensando di averla uccisa, si era suicidato. La donna era sopravvissuta solo pochi giorni. La settimana scorsa infine a Scaldasole è stata uccisa Anila Ruci, badante albanese: per il suo omicidio è stato arrestato il convivente, Osman Bilyhu.

Dopo poche ore a Vigevano Angel Albaredo Mejila, peruviano, è stato massacrato di botte da Mario Arteaga Rodriguez, compagno della sorella: l’uomo la stava aggredendo col televisore.

In tutti questi casi, l’ambiente familiare o dei conoscenti stretti è stato il luogo dove si sono consumati questi delitti. Un dato preoccupante che deve far riflettere sulla necessità di prevenire e contrastare la violenza domestica e intrafamiliare. La giustizia deve fare il suo corso, ma è anche importante che si prenda atto dell’importanza del lavoro di prevenzione e sensibilizzazione per evitare che questi fatti tragici si ripetano.

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