Un giovane in preda alla disperazione minaccia di togliersi la vita, ma viene salvato in extremis dai carabinieri. La madre del ragazzo chiama il 112 terrorizzata all’idea di perdere il proprio figlio. Il giovane, abbattuto da un momento di sconforto, indica genericamente il luogo in cui si trova, una zona boschiva del Comune di Buguggiate, per compiere il gesto disperato.

I due carabinieri di pattuglia della Sezione Radiomobile di Varese, animati dal desiderio di aiutare l’uomo, raggiungono immediatamente la località e iniziano a perlustrare a piedi l’area, imboccando un sentiero con fitta vegetazione e guardandosi attorno, fino a rintracciarlo. Il giovane aveva già stretto al collo un cappio realizzato mediante filo di ferro fissato al tronco di un albero.

Senza esitazione, i due militari lo raggiungono e, mentre uno lo tiene sollevato dalle gambe per impedire che il peso del corpo ne determini il soffocamento, l’altro lo libera dalla morsa, consentendogli finalmente di respirare. Il giovane viene soccorso dal personale sanitario giunto sul posto e accompagnato in ospedale a Varese, dove non è in pericolo di vita.

Ai due carabinieri va la più grande soddisfazione di aver prestato la loro opera a garanzia dell’incolumità della persona. La loro prontezza e il loro coraggio hanno permesso di salvare la vita di un giovane in difficoltà, dimostrando ancora una volta l’importanza del lavoro delle forze dell’ordine nella tutela della vita e del benessere della comunità.

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