Gli animali da compagnia stanno diventando sempre più presenti nella vita di molte persone e, finalmente, sembra che abbiano un vincolo in meno riguardo alla loro presenza nei supermercati. Il ministero della Salute ha infatti chiarito che i quattrozampe possono entrare nei punti vendita della Gdo, purché il regolamento della catena di distribuzione o i titolari del negozio lo consentano. Alcuni supermercati stanno sviluppando politiche “pet-friendly” per evitare che gli animali restino chiusi in auto o legati fuori. Migross, per esempio, ha dotato alcuni dei suoi punti vendita di carrelli appositi suddivisi in due settori, uno per l’animale e l’altro per i prodotti da acquistare. Esselunga invece consente l’accesso agli animali domestici solo nella sola area antistante la barriera casse, per tutelare la migliore igiene dei prodotti alimentari. Al contrario, Iper ha scelto di non consentire l’ingresso degli animali nei propri esercizi di vendita perché tutte le produzioni avvengono presso aree aperte e sotto gli occhi della clientela, a garanzia di un elevato standard igienico. In ogni caso, il fatto di portare o meno animali da compagnia nei supermercati è oggetto di discussione da diversi anni, ma la legge prevede che i pet italiani non possono entrare negli ambienti in cui vengano preparati, manipolati, trattati e conservati alimenti, per motivi di salute e sicurezza. La sostituzione del precedente divieto assoluto e generalizzato con il principio di discrezionalità affidato ai singoli negozi sembra quindi essere una soluzione adeguata per tutti.

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