Buttare i propri rifiuti privati nei cestini stradali è un malcostume diffuso sia nei paesi che nelle città. Questa abitudine, che danneggia l’ambiente e la convivenza civile, sta diventando sempre più difficile da tollerare. L’amministrazione di Cavaria con Premezzo sta cercando di contrastare questo fenomeno con maggior decisione.
L’assessore alla sicurezza Diego Bonutto ha dichiarato che sono stati intensificati i controlli con le telecamere e sono state elevate sette sanzioni nell’ultima settimana. I casi riguardano sacchetti lasciati nei cestini o in prossimità nel piazzale della chiesa di San Rocco e davanti al Comune. Le sanzioni vengono elevate sulla base del Regolamento di Polizia Urbana e chi sgarra dovrà pagare 250 euro.
Buttare sacchi di rifiuti privati nei cestini è un danno per due ragioni: in primo luogo, basta un solo sacchetto infilato in un cestino per renderlo inutile e non disponibile per chi deve buttare una cartaccia o un pacchetto di sigarette vuoto. In secondo luogo, spesso i sacchi di rifiuti abbandonati sono indifferenziati, contenenti anche materiale che invece doveva essere differenziato in modo corretto.
Secondo l’assessore Bonutto, non c’è dietro un fenomeno di evasione della tassa rifiuti, ma una generale “leggerezza” di fronte al tema. Abbandonare i rifiuti è un comportamento scorretto e irresponsabile che non rispetta le regole.
In Comune si ritiene che una quota di abbandoni sia un effetto collaterale legato anche alle nuove norme sulla raccolta puntuale Coinger. Per questo si è aumentata la sorveglianza con telecamere per dare un segnale chiaro subito. L’assessore alla sicurezza sottolinea che il contrasto a questo malcostume è reso possibile anche dagli investimenti sulla videosorveglianza. Sono quasi a cento le telecamere, da venti che avevano prima. I risultati si stanno ottenendo, sui rifiuti ma anche dal punto di vista delle attività di polizia giudiziaria.