La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Milano ha portato a termine un’importante operazione di indagine in collaborazione con la Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica locale. È stato notificato un avviso di conclusione delle indagini per 57 persone di nazionalità italiana, spagnola e albanese, tra cui uno con precedenti per associazione mafiosa. Alcuni degli arrestati vivevano nei comuni a nord di Milano, come Trecate, Cerano, Settimo Milanese, Garbagnate Milanese, Bernate Ticino e Corbetta. Tra gli arrestati anche Rosario D’Onofrio, ex ufficiale dell’esercito e poi procuratore capo dell’Associazione Italiana Arbitri.

L’indagine, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano con il supporto tecnico del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) della Guardia di Finanza, ha permesso di smascherare l’operatività di due distinti sodalizi criminali transnazionali. Questi gruppi erano in grado di movimentare oltre sei tonnellate di stupefacenti, tra cui marijuana e hashish, nel corso di un solo anno.

L’attività investigativa ha evidenziato l’utilizzo di estese reti logistiche per l’approvvigionamento, il trasporto, lo stoccaggio e la distribuzione della droga. I criminali si servivano della costituzione di numerose società di comodo e di spedizioni di copertura per nascondere le proprie attività illecite. Inoltre, l’impiego di sofisticate applicazioni per smartphone consentiva loro di comunicare in modo criptato, rendendo più difficile il monitoraggio delle loro attività.

Uno degli aspetti più rilevanti emersi dall’indagine riguarda il sistema utilizzato per il trasferimento dei proventi del traffico di droga al di fuori dei tradizionali circuiti finanziari. I criminali facevano ricorso a meccanismi di compensazione informale delle partite di denaro noti come “hawala” o “fei chi’en”.

L’operazione ha richiesto la collaborazione di canali di cooperazione internazionale ed europea giudiziaria e di polizia, grazie anche al supporto del II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza e della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (D.C.S.A.). Nel corso delle indagini, sono stati attivati strumenti come il Mandato di Arresto Europeo e si è potuto contare sul supporto di Eurojust ed Europol.

È importante sottolineare che 42 dei soggetti coinvolti nell’operazione erano già stati oggetto di misure cautelari lo scorso novembre, di cui 6 erano stati arrestati mediante l’esecuzione di specifici Mandati di Arresto Europeo in Spagna ed Olanda.

L’ulteriore attività investigativa ha portato alla scoperta di un altro sodalizio criminale capeggiato da due fratelli di origine italiana. Questo gruppo, supportato da un parente e da altri complici, gestiva l’importazione. Sono attualmente in corso perquisizioni nelle province di Milano e Monza Brianza che vedono impiegate unità cinofile sia antidroga che per la ricerca di valuta.

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