Il sindaco di Pantigliate, Franco Abate, insieme al responsabile della Polizia locale cittadina, Roberto Cilano, si è incontrato alla stazione dei carabinieri di Peschiera Borromeo con un operatore delle aziende. Il materiale multimediale raccolto è attualmente al vaglio dei militari dell’Arma, che stanno valutando le immagini e le registrazioni audio per capire chi sono stati i vandali che la notte del 1 maggio 2023 hanno bloccato la circolazione nei pressi del passaggio pedonale di via De Gasperi 28, utilizzando la segnaletica e gli attrezzi del cantiere adiacente e di alcuni operatori del comparto artigianale nei pressi dello svincolo della Paullese.
Il D.L. 4/10/2018 n. 113, c.d. decreto sicurezza, convertito con modifiche dalla L. 1/12/2018 n. 132, ha ri-penalizzato il blocco stradale, in quanto ritenuto lesivo della sicurezza dei trasporti e della libertà di circolazione. Infatti, le condotte consistenti nel deporre o abbandonare congegni o altri oggetti di qualsiasi specie in una strada ordinaria, o nell’ostruire o ingombrare, in qualunque modo, una strada ordinaria, comportano la pena della reclusione da 1 a 6 anni, già prevista per il delitto di blocco ferroviario.
Si tratta di un delitto che richiede l’elemento soggettivo del dolo specifico, “al fine di impedire od ostacolare la libera circolazione”. Ne deriva che la semplice sosta irregolare, o l’abbandono del veicolo sulla strada, rimangono illeciti amministrativi, se la condotta non sia finalizzata a impedire la circolazione degli altri veicoli. Ai sensi del comma 3, la pena è raddoppiata per il fatto commesso da più persone, anche non riunite, ovvero usando violenza o minaccia alle persone o violenza sulle cose.
Trattandosi di delitto non colposo i cui limiti edittali rientrano in quelli previsti dal comma 1 dell’art. 381 c.p.p., è consentita – previa valutazione della gravità del fatto o della pericolosità del soggetto – la misura precautelare dell’arresto facoltativo in flagranza.
Il sindaco di Pantigliate ha sottolineato l’importanza di questo incontro, in quanto è stata messa in pericolo l’incolumità pubblica e sono state danneggiate attrezzature e segnaletiche del cantiere della Pista ciclabile. Gli autori dell’atto rischiano pesanti conseguenze penali e ci si augura che le famiglie intervengano a far capire loro che le loro azioni potevano avere gravi conseguenze. Infine, si ribadisce che bloccare un passaggio pedonale per noia non è una bravata, ma un reato grave.