Un uomo è stato arrestato per l’omicidio di Stefania Rota, trovata senza vita nella sua casa a Mapello il 21 aprile, ma la cui morte risaliva a due mesi prima. Il cugino di secondo grado della vittima, con cui la donna aveva una relazione quotidiana dall’estate scorsa, è stato posto in custodia cautelare in carcere. I Carabinieri di Bergamo hanno notato alcuni dettagli anomali, come l’assenza delle chiavi di casa, del cellulare e del portafoglio della donna, nonché il fatto che la sua auto non fosse regolarmente parcheggiata nel garage sotto casa. L’autopsia ha rivelato la presenza di fratture al cranio e lesioni alla cartilagine tiroidea, e per questo è stato avviato un procedimento penale a carico di ignoti per l’omicidio. Le indagini hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del presunto autore dell’omicidio, il cugino di secondo grado della vittima, che si era comportato in modo sospetto e aveva spostato periodicamente l’auto di Stefania per simulare la sua presenza. I Carabinieri hanno anche trovato il diario della donna, dove metteva in guardia se stessa da un uomo sospettato dell’omicidio.

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