Il Maggiore Carmelo Beringheli, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Bergamo, ha rilasciato un’intervista riguardo all’arresto del cugino di Stefania Rota, la donna trovata morta nella sua abitazione di Mapello il 21 aprile scorso.

Secondo il Maggiore Beringheli, l’arresto è stato possibile grazie alle intense attività investigative svolte dalle forze dell’ordine. L’uomo, che al momento dell’arresto si trovava in un’altra regione, è stato individuato grazie alle testimonianze raccolte e alle analisi dei tabulati telefonici.

Il Maggiore ha inoltre sottolineato l’importanza della collaborazione della popolazione nel fornire informazioni utili alle indagini. “Senza la collaborazione dei cittadini, sarebbe stato molto più difficile arrivare all’individuazione del colpevole”, ha dichiarato.

L’arresto del cugino di Stefania Rota rappresenta un importante passo avanti nelle indagini sulla sua morte. Resta ora da capire il movente del delitto e le circostanze che hanno portato alla tragica fine della donna.

Il Maggiore Beringheli ha concluso l’intervista sottolineando l’impegno delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza dei cittadini e nel fare giustizia. “Continueremo a lavorare senza sosta per assicurare alla giustizia chiunque commetta un reato”, ha affermato.

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