Due giovani napoletani sono stati arrestati lo scorso 3 maggio dai Carabinieri dei Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Verona con la collaborazione di quelli del Comando Provinciale Carabinieri di Napoli. I due truffatori, specializzati nell’approfittarsi degli anziani soli, fingevano di essere agenti delle forze dell’Ordine o avvocati e contattavano le vittime facendo credere che uno dei loro parenti fosse in difficoltà, ad esempio vittima di un grave incidente stradale. A quel punto chiedevano loro di inviare denaro o oggetti in oro come cauzione per dare una mano al familiare in pericolo. In questo modo, nel tempo si sono messi da parte un cospicuo bottino di circa 12mila euro.
Le indagini sono partite nel luglio 2022 e hanno portato alla luce l’esistenza di un sodalizio strutturato, con tanto di “centralinista” responsabile dei contatti telefonici con gli anziani e di “galoppini” dedicati al raggiungimento dell’obiettivo ed al ritiro del denaro. Gli investigatori hanno scoperto che i malviventi spiegavano alle vittime come fare: radunare tutto ciò che avevano in casa, dai contanti agli oggetti preziosi, da consegnare a un “incaricato” che sarebbe passato di lì a poco. Le telefonate erano talmente concitate che l’anziana cadeva in confusione, e senza rendersi conto di quanto fosse assurda tutta la situazione, consegnava senza esitare i propri gioielli e denaro a un perfetto sconosciuto che spariva nel nulla subito dopo.
L’intervento da parte dei carabinieri di Verona, Trento e Napoli ha permesso di smascherare le loro attività truffaldine. I due giovani napoletani sono stati quindi arrestati e sono state contestate loro truffe ad anziani soli avvenute nell’arco pochi giorni, nelle province di Verona, Parma, Mantova, Pavia e Trento. Una volta in carcere, i truffatori dovranno rispondere delle loro azioni davanti alla giustizia. Si tratta di un esempio di come le forze dell’ordine siano sempre vigili e pronte a intervenire per proteggere i cittadini, soprattutto quelli più vulnerabili.
