L’eurodeputata di Forza Italia Lara Comi è stata coinvolta nell’inchiesta ‘Mensa dei poveri’, un’indagine che ha portato a 43 misure cautelari nel maggio 2019, per corruzione, finanziamento illecito e truffa. I pm di Milano Stefano Civardi e Silvia Bonardi hanno chiesto la condanna a 5 anni e 6 mesi di carcere per l’eurodeputata. La vicenda ha al centro un presunto “sistema” di mazzette, appalti, nomine pilotate e finanziamenti illeciti in Lombardia, di cui il presunto burattinaio sarebbe stato Nino Caianiello, ex coordinatore varesino azzurro, che insieme ad altri indagati ha patteggiato tempo fa. La richiesta di pena arriva anche per altre persone coinvolte nella vicenda, tra cui l’allora consigliere lombardo Fabio Altitonante (richiesta 3 anni e 3 mesi) e l’imprenditore Daniele D’Alfonso (richiesta di 9 anni e 10 mesi). La sessantina di persone coinvolte nel processo rischia fino a oltre 9 anni di reclusione. Si tratta di un’indagine molto complessa e delicata che coinvolge numerose persone, tra cui politici e imprenditori, e che ha scosso profondamente la Lombardia.