Un ventottenne nordafricano è stato protagonista di una scorribanda nel centro di Gallarate sabato pomeriggio. L’uomo, anziché stare a casa agli arresti domiciliari, è stato visto guidare una Jaguar dal comportamento sospetto dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile in servizio di pronto intervento. I militari l’hanno seguito discretamente fino a quando non sono riusciti ad affiancarla all’incrocio di via Roma, dove gli hanno intimato l’alt. Il conducente ha simulato di accostarsi per poi ripartire a tutta velocità verso la statale 33 del Sempione.
Ne è nato un inseguimento, con il fuggitivo tallonato dai carabinieri a sirene spiegate. Giunto a Largo Palmiro Togliatti, lo straniero ha imboccato via Bolivia dirigendosi verso la collina del Rione Crenna, senza però fare i conti con la curva che si è trovato immediatamente dopo il ponte della ferrovia. Dopo un inseguimento durato circa un chilometro, il fuggitivo ha perso il controllo dell’auto ed è finito fuori strada, schiantandosi contro un albero.
Nonostante l’incidente, il nordafricano è saltato fuori dall’abitacolo ed ha iniziato una corsa disperata, inseguito a piedi dai carabinieri. Giunto nei pressi di un bosco di robinie e vistosi braccato, ha tentato una disperata fuga nella vegetazione. La determinazione dei carabinieri ha fatto la differenza. Raggiunto e bloccato, il fuggitivo ha tentato di aggredire a pugni un militare, che lo ha immobilizzato con la pistola teaser.
Una volta immobilizzato, i carabinieri hanno scoperto che il magrebino era ricercato dall’ottobre del 2022 quando era evaso dagli arresti domiciliari da Cavaria con Premezzo. L’uomo è stato arrestato e dovrà rispondere di evasione e resistenza a pubblico ufficiale nell’udienza con rito direttissimo prevista nella mattinata di oggi. La Jaguar, che l’arrestato guidava senza patente, è risultata radiata dalla circolazione poiché intestata ad un prestanome residente nel Milanese.