Processo a ex-sindaco di Ferno per voto di scambio politico mafioso
Questa mattina è iniziato a Busto Arsizio il processo nei confronti dell’ex-sindaco di Ferno Filippo Gesualdi, imputato per il reato di voto di scambio politico mafioso durante le elezioni comunali del 2017. L’inchiesta è stata portata avanti dal sostituto procuratore della Dda di Milano Alessandra Cerreti, presente in aula.
Insieme a Gesualdi sono a processo anche Mario Curcio, considerato il braccio destro di Emanuele De Castro, ex-cassiere della locale di ‘ndrangheta di Legnano e Lonate Pozzolo, oggi collaboratore di giustizia, e uomo cerniera per i contatti con l’allora primo cittadino del paese che ospita l’aeroporto di Malpensa sul suo territorio, Francesco Murano e i due fratelli Geracitano.
Questi ultimi sono accusati di falsa testimonianza aggravata dal metodo mafioso e hanno reiterato questa mattina la richiesta di patteggiamento ad un anno al collegio giudicante presieduto dal giudice Giuseppe Fazio. La richiesta sarà decisa all’udienza del 30 maggio prossimo.
Gesualdi viene tirato in ballo dalle dichiarazioni di De Castro nell’ambito delle pressioni fatte sull’amministrazione comunale a seguito delle elezioni del 2017 che vinse per un pugno di voti. Gesualdi, in qualità di candidato sindaco, avrebbe accettato la promessa da Emanuele De Castro effettuata per il tramite di Mario Curcio e Enzo Misiano. Gesualdi si è sempre detto innocente sostenendo che non ci sarebbe stato nessun accordo e che l’organizzazione criminale non ebbe mai un favore da parte sua.
Il processo si svolge nell’ambito della lotta alla criminalità organizzata e dimostra l’impegno delle autorità nel contrastare il fenomeno del voto di scambio politico mafioso. La giustizia deve fare il suo corso per garantire la legalità e la trasparenza delle elezioni.