Continua la protesta degli ex operatori della Vefer di Lissone, che si ritrovano ancora una volta in piazza per difendere il loro posto di lavoro. I sessanta lavoratori che l’anno scorso sono stati licenziati, si sono uniti in un sit-in pacifico davanti al Tribunale di Monza, chiedendo la riassunzione da parte della società. La Vefer, storica azienda leader nel settore, aveva disdetto l’appalto, affidando il proprio magazzino ad un’altra società interinale, lasciando a casa i sessanta lavoratori.

La protesta di ieri è stata organizzata per chiedere l’assunzione diretta da parte della Vefer, senza dover passare attraverso agenzie interinali. Attualmente, solo venti lavoratori sono stati reinseriti tramite un’altra agenzia, mentre quaranta di loro sono ancora in cassa integrazione.

La Vefer non è nuova a scioperi e sit-in, ma i lavoratori continuano a lottare per i loro diritti e il loro futuro. La protesta di ieri è stata pacifica e silenziosa, ma il messaggio è stato forte e chiaro: i lavoratori non si arrenderanno finché non otterranno giustizia.

La Vefer è un’azienda storica di Lissone e la sua chiusura avrebbe un impatto significativo sulla città e sulla sua economia. I lavoratori chiedono solo di poter tornare al loro posto di lavoro e di poter continuare a contribuire alla crescita dell’azienda. La questione è ancora aperta e i lavoratori continueranno a lottare per i loro diritti e il loro futuro.

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