Un allarme è stato lanciato da Greenpeace Italia riguardo alla presenza di sostanze inquinanti chiamate Pfas nell’acqua potabile di alcuni comuni lombardi. Rescaldina è uno di questi comuni, dove l’acqua risulta contaminata da queste sostanze definite “eterni e pericolose per l’ambiente e per la salute delle persone”. Secondo l’indagine condotta da Greenpeace, il 19% dei campioni analizzati dalle Ats-Agenzie di tutela della salute e degli enti gestori delle acque potabili nella regione è risultato positivo alla presenza di Pfas. Queste sostanze chimiche artificiali sono altamente persistenti e possono causare problemi di salute, come alcune forme tumorali. Le province con la più elevata percentuale di campioni contaminati sono Lodi, Bergamo, Como e Milano, dove si registra il numero più elevato di campioni in cui sono stati rilevati Pfas. Secondo i nuovi parametri proposti negli Stati Uniti e in Danimarca, parte dell’acqua della Lombardia sarebbe considerata non potabile. La situazione è particolarmente critica nei comuni di Crema, Crespiatica, Pontirolo Nuovo, Rescaldina e nella zona di Cantù-Mariano Comense. Greenpeace sottolinea l’emergenza ambientale e sanitaria fuori controllo, che le autorità locali e nazionali continuano a sottostimare.

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