Inquinamento da Pfas in provincia di Brescia: Greenpeace Italia conferma la presenza di queste sostanze pericolose nell’acqua destinata al consumo umano in alcuni comuni bresciani, tra cui Capriolo e Rudiano. La mappa digitale di Greenpeace mostra diversi sforamenti di Pfas in provincia di Brescia, come a Gambara, Remedello, Lonato, Desenzano, Montichiari, Ghedi, Bagnolo, Poncarale, Capriano, Barbariga, Orzinuovi, Roccafranca, Urago, Chiari, Torbole, Berlingo, Coccaglio, Cologne, Palazzolo, Erbusco, Adro, Rovato, Cazzago, Ospitaletto, Passirano, Rodengo, Ome, Provaglio d’Iseo, Villa Carcina, Sarezzo, Concesio, Sale Marasino, Lumezzane, Caino, Paitone, Rezzato, Castenedolo, Barghe, Sabbio Chiese, Bagolino, Tremosine, Limone, Gardone Riviera. Greenpeace Italia ha messo a disposizione una mappa consultabile per verificare quanti campioni di acqua a uso potabile non rispettano i valori limite più cautelativi vigenti o proposti in altre nazioni come la Danimarca o gli Stati Uniti. Vale la pena ricordare che i Pfas sono sostanze perfluoroalchiliche utilizzate nell’industria soprattutto come impermeabilizzanti e possono causare tumori, infertilità femminile, problemi alla tiroide e al sistema nervoso centrale, uno sviluppo anomalo dell’apparato genitale dei bambini. È importante monitorare la situazione e adottare misure per limitare l’inquinamento da Pfas.

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