La caserma dei vigili del fuoco è una vicenda lunga dodici anni che sembra non avere fine. Tutto ha avuto inizio con l’ultimo governo cittadino del centrodestra, quando l’assessore Simone Beretta voleva vendere l’attuale caserma e il mercato coperto per costruire una nuova sede per i vigili del fuoco. La vendita non riuscì e si optò per un’altra soluzione: costruire la caserma su terreno di Scrp per un importo di 780mila euro. Il progetto sembrava prendere piede, ma il consigliere della Lega, Alberto Torazzi, chiese al ministero di accollarsi le spese. Da qui iniziò un’eterna saga di tempi biblici, lunga burocrazia e attese infinite.
Oggi l’amministrazione Bergamaschi segue i passi di lumaca del ministero e sono venuti fuori i maggiori costi. Il Comune ha chiesto al ministero chi paga, ottenendo una risposta rassicurante: paghiamo noi fino a tre milioni di euro. Ma ci vorrebbe davvero coraggio e strappare: rinunciare al ministero e costruire la caserma senza i soldi romani. Il Comune di Crema ce li ha e l’area omogenea, per una volta, potrebbe fare la sua parte e raccoglierli dai comuni del Cremasco. E la caserma, finalmente, prenderebbe forma.

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