Il 3 aprile 2021 è morto Giacomo Carpignano, un operaio di Mariano Comense che lavorava per il Comune di Carimate. L’uomo aveva 54 anni e tre figli. La sua morte è avvenuta dopo otto mesi di coma, causato da un incidente stradale avvenuto il 20 luglio 2020. In quell’occasione, Carpignano era stato investito da una moto a Carimate mentre cercava di bloccare un maiale che era fuggito dal proprietario e stava per causare incidenti.

La Procura di Como ha concluso le indagini sulla morte di Carpignano e ha ipotizzato un profilo di responsabilità a carico di tre figure: il sindaco di Carimate Roberto Allevi, il responsabile della sicurezza sul lavoro e l’investitore. Allevi, in particolare, è stato accusato di non aver adottato le misure necessarie per garantire la sicurezza dei lavoratori.

La morte di Carpignano è un triste esempio di come la mancanza di attenzione alla sicurezza sul lavoro possa avere conseguenze tragiche. È importante che i datori di lavoro si assumano le proprie responsabilità e garantiscano la sicurezza dei propri dipendenti. In questo caso, la morte di Carpignano è stata causata da un incidente stradale, ma potrebbe essere stata evitata se fossero state adottate le misure di sicurezza necessarie per prevenire l’incidente.

La morte di Carpignano è un evento doloroso per la sua famiglia e per la comunità di Mariano Comense. È importante che le autorità competenti facciano il possibile per garantire la giustizia e per evitare che simili incidenti accadano in futuro. La sicurezza sul lavoro non deve essere trascurata e deve essere sempre una priorità per tutti i datori di lavoro.

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