La possibilità concessa ad Alberto Stasi, condannato per l’omicidio di Chiara Poggi nel 2007, di lavorare fuori dal carcere di Bollate, ha sollevato molte critiche. L’avvocato della famiglia Poggi, Gianluigi Tizzoni, ha dichiarato che il problema principale è l’assenza di ammissione di responsabilità da parte di Stasi, che ha negato il lavoro esterno nel passato. Inoltre, Tizzoni ha sottolineato che la famiglia Poggi non è stata informata della decisione, anche se la legge non lo richiede.

La questione del risarcimento è stata parzialmente risolta, con una transazione di 700 mila euro, ma la metà di questa somma è stata liquidata finora. Stasi ha promesso di pagare una quota mensile del suo stipendio alla famiglia Poggi, ma il risarcimento totale è ancora lontano dall’essere raggiunto.

Tizzoni ha anche criticato il fatto che la concessione del lavoro esterno sia riservata solo ai detenuti mediatici e che altri tribunali non lo concedono senza un pentimento e un risarcimento completo.

In definitiva, la questione del lavoro esterno per Alberto Stasi ha sollevato molte critiche e ha messo in evidenza le difficoltà nel raggiungere un risarcimento completo per la famiglia Poggi.

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