Aggressione ad una professoressa ad Abbiategrasso: un gesto che denota un profondo malessere da parte dell’alunno. La professoressa Elisabetta Condò è stata ferita da uno dei suoi studenti, che l’ha colpita con un coltello a doppia lama seghettata e aveva anche una pistola per soft air. Il ragazzo, minorenne, abita a Boffalora Sopra Ticino e sembra che il gesto sia stato l’esternazione di un grande stress emotivo. Non si può parlare di vittime e carnefici in una situazione del genere, ma è chiaro che l’insegnante è stata quella che ha subito il danno maggiore.

L’aggressione sembra essere stata scatenata da una convocazione dei genitori dal preside e da un’interrogazione andata male, che ha portato ad un’insufficienza in una materia difficile per molti ragazzi di oggi. Questo episodio fa emergere il problema della mancanza di preparazione degli studenti alle scuole superiori, che spesso vengono trattati come bambini piccoli e poi improvvisamente come deficienti.

Secondo alcune fonti, la professoressa aveva già segnalato l’atteggiamento di un suo ex alunno delle medie che aveva ritrovato in classe, ma non è chiaro se si tratti dello stesso ragazzo che l’ha aggredita. In ogni caso, si tratta di un aspetto che va approfondito.

In una situazione del genere, è importante non cercare di individuare colpevoli, ma di capire le cause di un gesto così grave e cercare di prevenirlo in futuro. È necessario lavorare sulla preparazione degli studenti alle scuole superiori e sulla gestione dello stress emotivo, per evitare che episodi come questo si ripetano.

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