Un uomo di 44 anni, Davide Fontana, è stato condannato all’ergastolo con due anni di isolamento diurno per aver ucciso e sezionato in 18 pezzi la sua vicina di casa, Carol Maltesi, 26 anni, con cui aveva avuto una breve relazione. Il delitto è avvenuto nella sua abitazione a Rescaldina, nel gennaio del 2022, e Fontana ha conservato il cadavere della vittima in un congelatore prima di disperderne i resti nel Bresciano a fine marzo, quando il delitto è stato scoperto. Inoltre, è stato chiesto un risarcimento di 2 milioni di euro per il figlio della Maltesi e di 1 milione di euro per i genitori della vittima (500mila per ognuno).
Fontana è stato giudicato capace di intendere e di volere, oltre che di stare in giudizio. L’uomo ha confessato l’omicidio e ha ammesso di essere stato ossessionato dal perdere l’oggetto del suo desiderio. Maltesi si stava infatti preparando a trasferirsi a Verona per stare vicino al figlio, un distacco insopportabile per Fontana. Il pubblico ministero Carlo Alberto Lafiandra ha sottolineato come Fontana abbia immaginato e poi realizzato il set del film hard che avrebbero dovuto girare insieme, in modo da poter immobilizzare e uccidere la vittima con un colpo alla gola. In una scena del film, Fontana aveva previsto che Carol sbloccasse il proprio cellulare, così da poter sostituirsi alla vittima attraverso chat e messaggi, facendo credere a tutti che fosse ancora viva.
Le difese parleranno il 5 giugno. Questo terribile episodio dimostra quanto l’ossessione possa portare a compiere gesti estremi e inimmaginabili, distruggendo vite e famiglie intere. Speriamo che la giustizia possa fare il suo corso e che i familiari della vittima possano trovare un po’ di pace e serenità dopo questa terribile tragedia.