Sette borse di studio e due menzioni sono state consegnate questa mattina nell’aula della Corte d’Assise del tribunale di Cremona agli studenti usciti vincitori dal bando di concorso indetto ogni anno dalla Camera Penale di Cremona e Crema “Sandro Bocchi”. Quattordici ragazzi sono stati premiati, studenti degli istituti Galilei di Crema, Racchetti – Da Vinci di Crema e Aselli di Cremona. Quattro delle borse di studio sono dedicate agli avvocati Sergio Franceschini, Aldo Pizzoccaro, Agostino Russo e Vittorio Meanti, mentre le altre sono state donate dall’Associazione Popolare Crema per il Territorio. Due studenti hanno ottenuto una menzione speciale, uno dell’istituto Galilei e l’altro dello Sraffa di Crema.

Il titolo del concorso di quest’anno era “Lo giudichiamo o lo giustiziamo?”. Insieme al bando di concorso c’era anche il Progetto MIUR – La proposta UCPI alle scuole, che propone agli studenti un percorso sui temi della legalità. Durante il progetto, i ragazzi hanno partecipato a una simulazione processuale in cui si sono cimentati nei ruoli di avvocati, magistrati giudicanti e pubblici ministeri.

La presidente della Camera Penale di Cremona e Crema, Micol Parati, ha dichiarato che è stata un’esperienza formativa anche per loro, perché hanno messo i ragazzi nelle condizioni di dover decidere sulla base del codice di procedura penale l’innocenza o meno di una persona. Gli studenti hanno trovato le differenze tra giudicare una persona seguendo dei riti e seguendo un codice di procedura, e giustiziarla senza alcuna regola. È stata citata la situazione iraniana, dove i diritti fondamentali non sono tutelati e le persone vengono giustiziate solo per aver espresso una propria idea.

L’avvocato Alessio Romanelli, presidente dell’Ordine degli avvocati, ha sottolineato come le borse di studio rappresentino una delle iniziative più importanti, insieme alle visite in carcere, della Camera Penale, perché è fondamentale portare il concetto di giustizia, di legalità e, soprattutto, il concetto del rispetto delle regole e dei diritti umani nelle scuole.

L’avvocato Maria Luisa Crotti, presidente della Camera Penale della Lombardia Orientale, ha dichiarato che sette avvocati hanno svolto nove incontri in sei istituti, parlando a 650 studenti. Ha sottolineato l’importanza di capire cosa significa giudicare, quali sono le regole e, anche dopo la condanna, come si deve scontare la pena, cosa dice la Costituzione.

Alla fine della cerimonia, alla quale hanno partecipato anche genitori, professori e presidi, sono stati scattati applausi e foto ricordo.

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