Naufragio sul Lago Maggiore: quattro morti e un’inchiesta in corso

Il naufragio della barca turistica “Goduria” a Lisanza, sul Lago Maggiore, ha causato la morte di quattro persone: Claudio Alonzi e Tiziana Barnobi, due italiani di 62 e 52 anni, Shimoni Erez, agente del Mossad in congedo di 53 anni, e Anya Bozhkova, una russa di 50 anni e compagna dello skipper Claudio Carminati, attualmente indagato per omicidio e naufragio colposi.

Le operazioni di recupero della barca sono in corso, ma i sopravvissuti sono già stati ascoltati dai carabinieri. Sono state ventuno le persone che hanno fatto ritorno a riva, grazie all’aiuto di un gruppo di giovani a bordo di un’altra imbarcazione. Tredici di loro erano dipendenti del servizio di sicurezza israeliano, mentre gli altri otto erano dell’intelligence italiana. Tutti hanno raccontato di essere stati sorpresi da una tempesta mentre stavano rientrando e di essere finiti in acqua dopo che la barca si è capovolta.

L’inchiesta della Procura di Busto Arsizio si concentra sul concorso di cause che ha provocato il naufragio, ma non sembra essere oggetto di indagine il motivo per cui due gruppi di agenti governativi si trovassero sulla stessa barca. Non sarà possibile sentire nuovamente gli agenti del Mossad, che sono ripartiti a bordo di un jet privato per “trasporti sensibili”, arrivato direttamente da Israele.

Il naufragio della “Goduria” è un evento tragico che ha scosso l’opinione pubblica. Ora si attendono ulteriori sviluppi dalle autorità competenti che dovranno fare luce sulla vicenda e accertare eventuali responsabilità.

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