Una nuova sentenza del Consiglio di Stato ha stabilito che non sarà possibile costruire palazzine residenziali all’interno di Villa Bagatti a Varedo, come era stato deciso dalla giunta Daniel 12 anni fa. La società Arbo Srl aveva presentato un ricorso per la revoca della sentenza, ma è stato dichiarato inammissibile e la società è stata condannata a rifondere le spese legali del Comune.

La vicenda risale all’acquisto da parte del Comune dell’immobile con giardino monumentale e pertinenze, quando si era deciso di stralciare le serre sul versante nord est del patrimonio. Successivamente, l’amministrazione comunale si era opposta a questa soluzione e aveva dato il via all’azione legale.

L’assessore Matteo Figini ha dichiarato che questa sentenza rappresenta un ottimo investimento per la tutela del patrimonio storico-architettonico della comunità varedese e che nel giardino di Villa Bagatti Valsecchi non sorgeranno mai delle residenze esclusive come era stato deciso in passato.

Questa nuova sentenza si aggiunge alla vicenda legale seguita all’acquisto di Villa Bagatti, quando erano stati assolti gli imputati per l’acquisto. La villa era stata acquistata dalla Fondazione La Versiera 1718, costituita e partecipata totalmente dal Comune, a seguito di una presunta sopravvalutazione del bene a seguito di perizia contestata. Il giudice aveva accertato la non sussistenza dell’abuso contestato.

In ogni caso, la sentenza del Consiglio di Stato rappresenta una vittoria per la tutela del patrimonio storico-architettonico e per la comunità varedese.

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