Brescia, la città e il mondo sportivo ancora sotto shock dopo gli scontri che si sono verificati durante e dopo la partita di giovedì sera. L’amarezza, lo sconforto e la rabbia sono i sentimenti che animano la città. Il prefetto di Brescia, Maria Rosaria Laganà, ha commentato duramente l’accaduto definendolo una vergogna. Anche il presidente della Lega di Serie B, Mauro Balata, ha espresso la sua disapprovazione e ha affermato che è una sconfitta per tutti, interrogandosi sul perché possano verificarsi situazioni di tale violenza in occasione di un evento sportivo che dovrebbe generare gioia. Anche la sindaca di Brescia, Laura Castelletti, ha espresso il suo disappunto e ha affermato che l’atteggiamento violento e sconsiderato di alcuni ha gettato un’ombra sulla tifoseria del Brescia e sull’intera città.

Il giorno dopo gli scontri, le strade di Mompiano, fuori dallo stadio Rigamonti, sono silenziose e distrutte: panchine rotte, vetrine infrante, auto danneggiate. All’interno dello stadio, sono ancora visibili i segni di una notte di follia: bastoni, cinture e recinzioni sfondate. Sono 8 i feriti contati dalle forze dell’ordine, di cui 5 appartenenti al Reparto Mobile e 3 della Questura di Brescia. Cinque sono i mezzi danneggiati nel corso dei tafferugli, di cui tre della polizia di Stato e due dei carabinieri. Al momento sono cinque le persone, tutti tifosi del Brescia, fermate giovedì sera e accompagnate in questura per essere identificate. Le indagini sono ancora in corso per individuare i responsabili degli scontri e per emettere nei loro confronti eventuali Daspo.

In conclusione, quello che è successo a Brescia è stato un episodio di violenza inutile e ingiustificabile, che ha offuscato la bellezza dello sport e ha gettato un’ombra sulla tifoseria del Brescia e sull’intera città. Speriamo che episodi del genere non si ripetano mai più e che lo sport possa tornare ad essere un momento di svago e divertimento per tutti.

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