Ritrovata l’arma del delitto nella casa di Senago: si tratta di un coltello che Alessandro Impagnatiello avrebbe utilizzato per uccidere la sua fidanzata Giulia Tramontano. L’avvocato della famiglia della vittima, Giovanni Cacciapuoti, ha dichiarato di aver repertato l’arma del delitto, senza però rivelare ulteriori dettagli sull’indagine in corso.

Il barman 30enne avrebbe confessato di aver lavato e riposto il coltello in un ceppo portacoltelli sopra il frigorifero della cucina, subito dopo l’omicidio. Il ritrovamento dell’arma del delitto potrebbe essere un elemento chiave per far luce sulla dinamica dell’omicidio e sulle motivazioni che hanno spinto Impagnatiello ad uccidere la sua fidanzata.

La tragica vicenda ha scosso profondamente la comunità di Senago e dell’intera provincia di Milano. Giulia Tramontano, giovane e brillante studentessa di giurisprudenza, è stata uccisa nella sua stessa casa, in un contesto di violenza domestica che ha lasciato tutti increduli e sconvolti.

Le indagini proseguono per fare luce su tutti gli aspetti della vicenda. Il procuratore aggiunto Letizia Mannella e il pm Alessia Menegazzo hanno lasciato la casa senza rilasciare dichiarazioni, mentre l’avvocato della famiglia della vittima si è limitato a confermare il ritrovamento dell’arma del delitto.

Resta ora da capire quali saranno i prossimi sviluppi dell’inchiesta e se verranno individuati eventuali complici o responsabilità esterne all’omicida. Intanto, la comunità di Senago si stringe attorno alla famiglia della giovane Giulia, in un momento di grande dolore e sgomento per tutti.

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