La procuratrice capo di Verbania, Olimpia Bossi, che sta conducendo le indagini sull’incidente del Mottarone, non ha ritirato la sua domanda di trasferimento alla Procura di Varese, sede vacante dall’ottobre scorso. Bossi era in lizza con altri sei colleghi di varie parti d’Italia per il posto di Daniela Borgonovo, ma sei su sette hanno ritirato la loro domanda. Resta solo quella di Antonio Gustapane, attualmente pubblico ministero a Bologna. Bossi conferma anche la fondatezza delle indiscrezioni che la vogliono in corsa per un’altra procura lombarda, quella di Como.

Originaria di Busto Arsizio, Bossi ha 56 anni ed è in magistratura dal giugno 1993. Attualmente, si sta preparando a chiedere i rinvii a giudizio per la tragedia del Mottarone. Nelle prossime ore potrebbero essere fissati nuovi interrogatori per gli indagati. L’avvocato Marcello Perillo, legale di Gabriele Tadini, l’uomo che si è autoaccusato di aver apposto i “forchettoni” per inibire il funzionamento del sistema frenante di emergenza, chiederà che il suo assistito venga sentito.

La sede vacante di Varese rimane quindi ancora tale, in attesa della decisione del Consiglio Superiore della Magistratura sulla carriera della dottoressa Bossi. Resta da vedere se Gustapane deciderà di ritirare la sua candidatura o se verrà scelto come nuovo procuratore capo di Varese. In ogni caso, l’attenzione dell’opinione pubblica rimane concentrata sull’evolversi delle indagini sull’incidente del Mottarone.

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