Un uomo ossessionato dall’ordine e dalla pulizia, Alessandro Impagnatiello, è stato arrestato per l’omicidio della sua compagna incinta di sette mesi, Giulia Tramontano. Le indagini hanno rivelato che l’uomo ha pianificato il delitto almeno qualche giorno prima, come dimostrato dalle sue ricerche su Internet. Impagnatiello ha ucciso la compagna nel salone dell’appartamento, dove sono state trovate le tracce di sangue più evidenti, e poi ha tentato di darle fuoco nella vasca da bagno. La ricerca su Internet “ceramica bruciata vasca da bagno” fatta un’ora prima del delitto è stata considerata dalla procura come un elemento che indica la premeditazione del delitto. L’ossessione dell’uomo per la pulizia lo ha portato a ripulire l’appartamento da cima a fondo, come rivelato dai carabinieri durante le indagini.

La procura ha escluso l’ipotesi che qualcuno abbia aiutato Impagnatiello a nascondere il corpo o a ripulire l’appartamento, e ha avanzato una richiesta di processo con rito immediato. Continuano le indagini per ricostruire i momenti precedenti alla morte della ragazza e per accertare se l’uomo abbia avuto aiuto nell’occultamento del corpo.

Il gestore di un bar vicino al luogo del delitto ha rivelato che due giorni dopo l’omicidio, Impagnatiello e sua madre si sono presentati al suo locale chiedendo informazioni sulla presenza di telecamere all’esterno. Dagli accertamenti nell’abitazione sono emerse altre contraddizioni sulla dinamica dell’omicidio e dell’occultamento del corpo ricostruite dall’uomo durante la confessione.

La procura ha definito l’uomo come un “narcisista manipolatore” che ha cercato di inscenare un suicidio per far credere che la ragazza se ne fosse andata per poi uccidersi. Le analisi entomologiche potranno fare chiarezza sul momento esatto della morte di Giulia e su quando il cadavere è stato collocato all’esterno.

Le indagini continuano per accertare la verità e fare giustizia per la giovane vittima e il suo bambino ancora non nato.

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