Il processo per l’omicidio di Ernest Emperor Mohamed, compagno della 51enne Sandra Fratus, si è concluso con la richiesta della Procura di 21 anni di reclusione per l’imputata. Secondo l’accusa, la donna avrebbe pugnalato il compagno con un coltello al petto durante un litigio in casa loro a Morengo, in un contesto di uso di alcol e droga. Nonostante la difesa abbia invocato la legittima difesa, il pm ha sostenuto che l’imputata avrebbe potuto evitare l’omicidio, poiché aveva chiamato il figlio e sapeva che stava arrivando.

Il caso è stato esaminato anche in virtù della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ma il pm ha allargato la visuale, sostenendo che si tratta di un processo complesso che richiede un approfondimento per comprendere tutte le sfumature. Gli accessi al pronto soccorso di Sandra Fratus, che si è presentata come vittima, sembrano confermare la sua condizione di maltrattata. Il figlio della donna ha confermato di averla accompagnata diverse volte al pronto soccorso, ma la madre ha sempre raccontato di essere stata ferita in modo accidentale, mentre in realtà era stata presa a calci.

La difesa ha sostenuto che l’imputata ha agito per difendere se stessa, ma il pm ha ribadito che mancano l’attualità dell’offesa e la proporzione per riconoscere la legittima difesa. La corte d’Assise dovrà decidere sulla questione il 14 giugno, quando verrà emessa la sentenza.

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