Un uomo di 62 anni, Ivano Perico, è stato accusato dell’omicidio della cugina Stefania Rota. Inizialmente, durante l’interrogatorio di garanzia, l’uomo aveva deciso di non rispondere alle domande del giudice, ma ora, tramite i suoi avvocati, ha chiesto di essere interrogato dalla pm Letizia Ruggeri.

Ivano Perico ha già ammesso l’omicidio davanti ai carabinieri, ma queste dichiarazioni non sono utilizzabili perché fatte senza l’avvocato. Tuttavia, ha confermato quanto ammesso anche ai suoi difensori e ha dichiarato di voler parlare quando sarebbe stato più lucido.

Secondo i suoi avvocati, l’uomo avrebbe agito per un dolo d’impeto, perdendo la testa dopo una discussione su una questione catastale legata a un magazzino. L’avrebbe uccisa con un batticarne mentre erano in casa di lei.

Gli inquirenti hanno aggiunto nuovi dettagli a completamento del quadro: l’uomo era stato ricoverato in psichiatria per tre-quattro giorni un mese prima dei fatti e l’incendio ad uno studio tecnico della stessa via potrebbe essere collegato alla vicenda.

Inoltre, molti hanno testimoniato la presenza di una tanica accanto all’auto di Stefania Rota, quella stessa Ford che il cugino ha continuato a usare quando lui l’aveva già uccisa. Quanto inizialmente sembrava frutto di soggezioni si è rivelata invece una pista probabile ed è facile che abbiano già un’idea chiara.

L’uomo si trova attualmente in cella nel casa circondariale di via Gleno, a Bergamo. La sua confessione potrebbe essere decisiva per far luce sull’omicidio della cugina Stefania Rota.

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