Le strade di Erba e di Longone al Segrino sono state piagate dalle scritte anarchiche, con l’onorevole Eugenio Zoffili nel mirino. Tuttavia, sembra che le indagini siano in procinto di raggiungere una svolta. Infatti, il 9 giugno, molte auto dei carabinieri sono state viste convergere su una casa di Longone al Segrino, dove sarebbero stati recuperati striscioni anarchici. Nonostante le bocche siano rimaste cucite, sembra che ci sia almeno un sospettato per i raid vandalici che hanno deturpato i muri della città.

Solo nella giornata del 8 giugno, sono state ben 25 le nuove scritte comparse nel cuore della notte, con vernice nera, sulla facciata e sui muri perimetrali della Casa della Gioventù, del cinema Excelsior e degli edifici di via Diaz. Tra le scritte più diffuse, si segnalavano gravi slogan blasfemi e minacce di morte all’onorevole Zoffili, accompagnate dal simbolo dell’anarchia.

Tuttavia, sembra che la svolta sia vicina e che la perquisizione nella casa di Longone al Segrino abbia portato ad importanti indizi per le indagini in corso. Speriamo che presto si possa fare luce su questa antipatica vicenda e che la città torni alla normalità.

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